lunedì 20 settembre 2010

Cuore di mamma!


Da quando il suo cuore inzia a battere dentro di te, è già tuo figlio.Tuo, ma non possesione!
Li cresciamo, li educhiamo, gli stiamo vicino quando soffrono e stanno male. Quando cresceranno li aiuteremo a non odiare ciò che c'è di male in questo mondo ma a superarlo.Ma quando lui crederà di poter camminare da solo, lasciamolo andare, non teniamolo attaccato a noi. Anche se il distacco fa soffrire, la sua felicità ci ripagherà di ogni sofferenza. Credo che questa poesia racchiuda tutti i miei pensieri e sentimenti:


I vostri figli non sono figli vostri.
Sono figli e figlie della sete che la vita ha di se stessa.
Essi vengono attraverso di voi, ma non da voi,
E benché vivano con voi non vi appartengono.
Potete donar loro lamore ma non i vostri pensieri:
Essi hanno i loro pensieri.
Potete offrire rifugio ai loro corpi ma non alle loro anime:
Esse abitano la casa del domani,
che non vi sarà concesso visitare neppure in sogno.
Potete tentare di essere simili a loro, ma non farli simili a voi:
La vita procede e non sattarda sul passato.
Voi siete gli archi da cui i figli, come frecce vive, sono scoccati in avanti.
L'arciere vede il bersaglio sul sentiero dellinfinito,
e vi tende con forza affinché le sue frecce vadano rapide e lontane.
Affidatevi con gioia alla mano dell'arciere;
Poiché come ama il volo della freccia,
così ama la fermezza dellarco.

(Kahlil Gibran)

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